Australia Western Australia

Dal Western Australia al Northern Territory: le impronte di dinosauro

5-9 Settembre 2012

Dopo aver sostato e riposato al mare i giorni che volevamo..eccoci ripartire, direzione Katherine nello stato del Northern Territory, passando per Broome e per la regione del Kimberley.

Anche qui ci aspetteranno giorni di viaggio guidando anche per 700km al dia, ma oramai ci siamo abituati e facciamo i cambi ogni 2 ore.
Inoltre faremo sosta in campeggi a pagamento ed in “rest area” gratuiti nell’outback, per risparmiare un po’ di soldi, e per godere del silenzio e delle stelle in mezzo al nulla assoluto…quanto mi piace!!
E poi si possono incontrare dei bellissimi alberi secolari di Baubab proprio sul ciglio della strada…anche se mi viene in mente la storia del trasferimento di baubab da qui al King’s Park di Perth per poter costruire proprio la Great Northern Hwy che percorreremo (vedi blog su Perth).

Imbocchiamo dunque la Coastal Hwy ed iniziamo.

Lungo la strada si vedono un sacco di cose interessanti.
Iniziamo subito con uno stranissimo mega gambero esposto davanti alla base operativa di un pescatore locale di Exmouth.

La mattina presto, per esempio, incrociamo decine di caravan e camper che, come noi, partono da un luogo di campeggio e si dirigono verso il successivo. Questo crea una specie di fila indiana appena si incontra il mezzo piu’ lento..ed a superarli tutti e’ una storia.

Abbiamo incontrato un road train che trasportava un carico talmente largo che occupava l’intera carreggiata, con tanto di un’ auto che lo precedeva per segnalare di…accostare sul lato della strada che altrimenti non si riesce a passare.
E pensare che alcune centinaia di metri dopo questo mezzo ha incontrato un altro road train enorme…bella sfida. Ma come saranno passati?

Ci sono poi dei pazzi che vanno in giro nel deserto in bicicletta, come questi (presumo io) professionisti che si allenano, seguiti dalla scorta che avvisa “ciclisti piu’ avanti”!

  
Ma abbiamo anche incontrato una coppia di svizzeri che con una bici in tandem giravano per l’Australia. Mi sentivo essere parte del “il giro d’Australia piu’ pazzo nel mondo”, con ogni partecipante che usa un mezzo di trasporto diverso: auto, jeep, caravan, bici da corsa, bici in tandem, road train, etc.

All’altezza di Port Hedland, quando la Coastal Hwy si innesca nella piu’ lunga e gloriosa Great Northern Hwy (che collega Perth con l’estremo nord-est dello stato ovvero con la citta’ di Wyndham) incrociamo molti lavori in corso di costruzione di strade e ferrovie, oltre a moltissime miniere di carbone ed estrazione di gas. Di conseguenza, in prossimita’ dei benzinai/road houses hanno creato delle vere e proprie caserme dove vivono/dormono i minatori. Spero almeno che li pagano bene.

Arriviamo finalmente a Broome per riposare la notte in un campeggio, e chi ti incontriamo? La coppia di svizzeri conosciuti una settimana fa a Geraldton, Walter ed Elena. Fanno il nostro stesso giro fino a Darwin (e mi sa anche che li incontrero’ anche in Asia..) e senza metterci d’accordo, ci fermiamo piu’ o meno negli stessi posti.

Broome deve la sua fama alla raccolta e coltivazione di perle, iniziato a meta’ del 1800 ad opera dei primi europei emigrati qui.
In realta’ qui si respira, a parte una temperatura decisamente tropicale, un’aria indoeuropea e multirazziale. Nei secoli scorsi molti cinesi e giapponesi stanziavano (e tutt’oggi stanziano, come dimostra un pittoresco China Town anche qui!) da queste parti per il commercio delle perle.
Gli europei erano i proprietari delle flotte, i cinesi dei negozi che vendevano (e come ti sbagli), i giapponesi/aborigeni/malesiani/filippini/indonesi invece erano i braccianti che si immergevano a raccogliere le perle sul fondo del mare.
Molti ci hanno anche lasciato la vita.

Esiste infatti un curioso cimitero giapponese e cinese qui a Broome.
Ma quando siamo andati a visitarlo, mi ha fatto impressione come il senso degli affari superi l’immaginazione. La mattina alle 8 un furgoncino si posiziona proprio davanti al cimitero giapponese/cinese e vende il “drive thru coffee” sfruttando l’ampio spazio a disposizione, con un fila incredibile di auto in attesa!!!

A Broome infine e’ possibile vedere le impronte di dinosauri.
A Gantheaume Point, 6km a sud di Broome, esiste una scogliera dove milioni di anni fa dei dinosauri hanno lasciato il segno delle loro zampe. Il mare ha permesso la loro conservazione ma solo con la bassa marea e’ possibile vederle. Occorre infatti venire qui quando il livello e’ sotto ai 2-1,5mt.

Lungo la strada facciamo altre tappe notturne nell’outback.
E’ veramente una meraviglia essere soli sotto le stelle in mezzo al nulla. Vero e’ che qui in Australia esistono apposite piazzole per dormire, ma sono sempre in mezzo al nulla totale…

Una curiosita’:
Nell’emisfero australe non si vede la stella polare che dovrebbe indicare il nord, bensi’ quello che viene chiamato il “Southern Cross”, ovvero quattro stelle che formano un quadrato il cui centro, traslato 4 volte a sinistra per una distanza pari al lato del quadrato, inidica il polo sud.
La stessa bandiera australiana e’ a forma del Souther Cross, dove ogni stella rappresenta uno stato della federazione.

Arriviamo a Kununurra, una deliziosa cittadina su un lago bellissimo, sopratutto al tramonto.
Non poteva mancare il mitico baubab, cui hanno dedicato anche una strada 🙂

 

Questa e’ zona degli aborigeni ed infatti sia qui che lungo la strada prima, ne abbiamo incontrato molti. Praticamente da Kununurra fino a Darwin ci sono molte comunita’ aborigene.
Il lago infine e’ pieno di una bellissima roccia chiamata “Zebra rock“, una roccia striata con colori nero e marrone, unico punto al mondo dove si puo’ trovare!

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Immersioni barriera corallina Western Australia: Navy Pier

02 Settembre 2012

Non potevo resistere a fare una immersione una voltaarrivati fin qui, davanti alla barriera corallina del Western Australia.

In realta’ la immersione non si e’ concentrata proprio nel vedere la barriera corallina.
In effetti il corallo si puo’ tranquillamente vedere facendo snorkeling in quanto si trova a pochissimi metri dalla riva del mare. Questo comporta certo che molto corallo e’ morto “grazie” agli impavidi nuotatori del momento, ma molto e’ ancora vivo e ricco di pesci tropicali.
Spiaggie raccomandate sono tutte sul versante ovest della penisula dove ci troviamo, ovvero rivolte sulla riserva marina del Ningaloo Coast.

 

Ad onor del vero, non vi immaginiate la barriera o il corallo del Mar Rosso o della Great Barrier Reef nel Queensland…quelle non si battono, pero’ e’ sempre bello e sopratutto a portata…di pinna.

Ho quindi preferito immergermi per ammirare i pesci del mare locale.
Purtroppo il mitico squalo balena, un enorme squalo elefante vegetariano, non e’ piu’ da queste parti. La sua stagione di pesca qui e’ terminata a Giugno.
Ma..si vedono lo stesso molte cose interessanti.

Innanzitutto il sito della immersione: si chiama Navy Pier ed e’ considerata il top 10 delle immersioni al mondo.


Si trova di fronte ad una base della marina militare. Un tempo gestito dagli USA, ora dall’Australia (ma mi hanno detto che se vogliono, gli americani possono tornare e riprendere la gestione).
Qui durante il periodo della guerra fredda vivevano piu’ di 2000 soldati!
Le alti antenne che si vedono, la cui centrale misura 390mt…piu’ della torre Eiffel, servono a comunicare a basse frequenze con i sottomarini che “pascolano” da queste parti, americani ed australiani.

Addirittura per immergersi sulla Navy Pier occorre permesso e pass, quindi un soldato e’ entrato nella furgonetta dove noi brillanti sub eravamo, ci ha controllato i passaporti…ed ha aperto la sbarra per accedere al sito.

Dalla riva del mare si percorre con l’auto un lungo pontile per 30mt circa fino ad arrivare ad una piattaforma.


Ecco..sotto la piattaforma si svolge l’immersione.
Una volta indossata l’attrezzatura necessaria, occorre saltare da una altezza di cira 3mt in verticale…e non vi potete immaginare cosa si incontra dopo.


A parte i soliti pesci tropicali, la parte migliore e’ incontrare gli squali tigre. Qui infatti vive constantemente una branco di 4-5 squali grigi moooolto grandi.
Per fortuna sono innocui ma vi posso assicurare che stare in ginocchio sulla sabbia e vedere questi bellissimi animali nuotarti davanti ad un palmo della mano dal naso ed a volte toccandoti mentre aprono la loro delicata bocca…beh…vi vogliono vedere.

Oltre a questa specie di squalo, qui sosta anche lo squalo che si mimetizza con la flora..(non ricordo il nome sorry).

Altro incontro simpatico e’ il serpente marino. E’ un curiosone e si inerpica tra le gambe e le braccia. Anche lui e’ innocuo tanto che lo si puo’ prendere con le mani e giocarci un po’ spostandogli la coda a un lato all’altro.

Infine, una serie incredibili di polipi, cernie giganti e di murene enormi nascoste tra le roccie.

Il prezzo della immersione e’ molto ma molto cara…ma una volta nella vita si puo’ fare.

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Monkey Mia

30-31 Agosto 2012

Monkey Mia e’ un resort naturalistico, con spiaggia bellissima ed una peculiarita’:
Qui e’ possibile nuotare con i delfini!!
Ogni giorno alle 7.40 della mattina, persone di un gruppo naturalistico locale danno da mangiare ai delfini per farli avvicinare alla costa ed essere fotografati dai turisti.
A dir la verita’ il tutto mi e’ sembrato poco naturale. Dar da mangiare ai delfini per avvicinarli ai turisti???
Va beh, il risultato e’ comunque di vedere questo stupendi animali a pochissimi metri, se non centimetri, da te. Bellissimo.

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In realta’ fanno due giri di consegna del pesce. Uno appunto alle 7.40, l’altro alle 9 circa.20120903-233740.jpg

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C’e’ anche da dire che non danno il pesce a tutti i delfini ma solamente a quei 2 che seguono il loro “programma di studio”. Questo per evitare che i delfini rimangano asuefatti dal cibo dato dagli umani e non caccino piu’.
Nella zona dove tutto cio’ avviene, chiamata “interaction area”, e’ vietato fare il bagno…ma…pochi metri piu’ avanti, dopo alcune boe ben segnalate, si che si puo’ ed anzi spesso i delfini vanno da quella parte dopo lo “spettacolo” del pesce. Quindi se volete bagnarvi con loro andate sul sicuro..come questo signore che ho molto invidiato 🙂20120903-233804.jpg

Il pomeriggio invece ci riserva una escursione in barca di mezza giornata per andare a vedere gli elefanti di mare, ovvero i dugong.20120903-233845.jpg

Dei bestioni buonissimi, erbivori, che qui vicino trovano il loro cibo e quindi il posto ideale per soffermarsi. Ne incontriamo infatti tantissimi.20120903-233900.jpg
E per fortuna incontriamo anche i delfini che al passare del catamarano si difertono a nuotare davanti!20120903-233915.jpg

Non poteva poi mancare nella escursione la visita alla fabbrica di perle galeggiante, ovvero una piattaforma in mezza al mare dove coltivano e lavorano le perle. Carino…ma non abbiamo comprato nulla!20120903-233815.jpg

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Ma perche’ il nome Monkey Mia, se qui di scimmie non ce ne sono???
In realta’ Monkey sembra essere il nome dato nella lingua locale a coloro i quali sbarcavano la merce dalle navi. Qui infatti solevano attraccare navi con carico.
Mia invece significa nella lingua aborigena locale, “casa”. Quindi questa era la zona dove appunto avvenivano le attivita’ di carico e scarico merci.
Non molto romantico direi…

Prima di concludere la giornata poi, il fato vuole che rincontriamo una coppia di ragazzi che vengono dalla svizzera, lui di origini portoghesi lei croate, conosciuti per puro caso in una stazione di benzinaqualche giorno fa e che per una incredibile coincidenza stanno anche loro facendo il giro del mondo ed anche loro vanno in direzione Darwin!

Ci vedremo spesso allora nelle prossime tappe..Intanto ceniamo con loro: carbonara e carne al BBQ al resort di monkey mia.

Sulla via di ritorno verso Denham al nostro campeggio, ormai buio, incrocio mentre guido un canguro fermo in mezzo alla strada. Meno male che l’ho visto in tempo ed ho frenato con largo anticipo, ma lui mica si e’ spostato se non fino a quando ero arrivato ad una distanza di 3metri. Ci credo che poi si fanno ammazzare dagli autoveicoli!! Che tonti!!!

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Coral beach ed Exmouth

1-2 Settembre 2012

Di mattina presto partiamo per Exmouth, vicino alla barriera corallina del Western Australia.

Mi fa sempre ridere quando imposto sul navigatore la destinazione finale e lui mi indica di andare dritto per 150km e poi che dovro’ svoltare a destra o sinistra.
Significa che non c’e’ un bel cacchio di niente per 150km!!!
Per non parlare dei benzinai. Quando vedo il cartello “next petrol station 250km” mi vengono i brividi.

Ci fermiamo a Carnarvon, dove sapevo di un mercato rionale del sabato (ed oggi e’ sabato!!) dove vendono i prodotti ortofrutticoli locali.
Questa infatti e’ la zona dove si produce il 70% della frutta tropicale in Australia.
Ci troviamo in effetti a pochi chilometri dal tropico del capricorno che attreverseremo per arrivare ad Exmouth.


Per solo 9dollari mi porto via un sacco di roba, incluso il mango fatto tipo granita da congelare e mangiare con calma (che qui si raccoglie in estate…anche se adesso fa un caldo estivo incredibile ed e’ il loro inverno).

Prima di giungere effettivamente ad Exmouth sulla punta orientale del Ningallo Marine Park, una riserva marina di barriera corallina, ci fermiamo a Coral beach, giusto il tempo di infilarci un costume e fiondarci in spiaggia.

A pochi metri dalla riva passano i pesci strusciandosi sui piedi delle persone, attratti dal cibo che un tizio da giornalmente a scopo turistico.

Guardate invece questo incredibile nido di termiti. Lungo la strada ne abbiamo incontrate a centinaia dispersi in chilometri quadrati!

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Hamelin pool (gli Stromatoliti) e Shell beach

30 Agosto 2012

Oggi dobbiamo assolutamente arrivare a Denham, sulla Shark Bay.

Solita sveglia mattiniera e via.
Shark bay e’ stata nominata patrimonio dell’Umanita’, ed a ben vedere.

Per arrivare a Denham percorriamo quella che viene chiamata la Shark Bay Heritage Drive, in quanto passa per una serie di siti di estremo interesse biologico.

In primis, la Hamelin Pool (indovinate il nome Hamelin da cosa deriva? Dallo skipper della imbarcazione “Naturaliste” che ha attraccato qui 400 anni fa).
Qui infatti vive la colonia di Stromatoliti piu’ grande al mondo. Frutto dell’azione dei cyanobacteria (crescono ad una incredibile velocita’ di…1cm/30anni), trovano il loro habitat perfetto essendo il livello del mare cosi’ basso che la concentrazione salina e’ 1,5 volte quella dell’oceano, impedendo a molti animali di vivere qui….lasciando in pace gli stromatoliti. La loro peculiarita’ e’ inoltre che rilasciano ossigeno, i piu’ antichi della terra.

Esistono al mondo pochissimi esempi di Stromatoliti e sono stati coloro i quali hanno permesso la creazione dell’atmosfera ricca di ossigeno, e quindi la vita.
E pensare che 400 anni fa qui avevano costruito uno scalo portuale della merce..si vedono ancora i segni delle carrozze sugli stromatoliti morti oramai.

Poco piu’ avanti incontriamo Shell beach.

Come ovvio pensare e’ una spiaggia costituita unicamente da conchiglie, ma sono in totale ben 60 km di spiaggia! La unica cosi’ nel mondo.
Il calcio rilasciato dalla pioggia indurisce e cementa tra loro le conchiglie rendendole blocchi utilizzabili nella edlizia locale. Un ottimo esempio lo abbiamo trovato proprio a Denham, con una chiesa fatta unicamente di questo pregievole materiale.


A parte la indiscussa bellezza della spiaggia, quello che mi ha fatto molto pensare e’ l’uso alternativo delle conchiglie oltre l’edilizia. Qui sulla spiaggia infatti c’e’ un impianto che trita le conchiglie, ricche di minerali, rendendole polvere. Questa viene aggiunta al concime dei polli i quali come risultato danno uova….durissime! Mah.

Infine, non finiscono mai di stupirmi qui.
Tutto intorno ai 60km di spiaggia hanno piazzato un recinto elettrico per evitare che gatti selvatici e volpi (entrambi introdotti dagli europei) entrino nela baia ed uccidano la fauna locale.
Programmi di “disinfestazione” di questi animali includono l’introduzione di virus letali per loro ma innocui per gli altri animali! Incredibile!

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Perth

27-28 Agosto 2012

20120903-231156.jpgEccoci nella capitale del Western Australia con i suoi 1,5 milioni di abitanti (su 2,15 milioni che conta lo stato del WE!!).

La prima cosa che colpisce e’ la bellissima insenatura del fiume Swan che prima di sfociare sul vicino mare, si allarga proprio davanti al CBD (Central Business District) creando una enorme baia, icona e cartolina della citta’.

Visto che fino ad ora non avevamo mai incontrato problemi nel trovare posto presso i campeggi, avevamo prenotato a Perth solamente 2 delle 3 notti previste, lasciando la prima in un caravan park che pensavamo fosse gratuito dove passare la notte ma che scopriamo una volta arrivati qui che non esiste! Che fare?
Ovvio: passare la notte nel nostro mitico e flessibile caravan nel parcheggio di un Mc Donald aperto 24h, con connessione internet wif gratutia ed accesso al bagno garantito!!!
La mattina caffe’ e scorrendo il giornale (gratuito ovviamente) scopro che proprio oggi in zona Mall, ovvero la zona dello shopping, ci sara’ una festa di bentornato a casa organizzato dal comune di Perth per gli atleti olimpici australiani.
E chi se lo perde!

Mi fiondo al camping prenotato (carissimo!!) per una doccia e via verso la citta’.

Perth sembra essere la Melbourne di affari ma con un ambiente piu’ rilassato.
La Mall non e’ molto grande ma si respira una aria di tranquillita’.
Molto efficiente anche il servizio pubblico, con tante linee di bus (gratutite!!) che portano le persone nei punti nevralgici.
Inoltre qui hanno internet gratis in pieno centro con una ottima copertura.

Scopriro’ presto pero’ che qui la vita e’ mediamente piu’ cara che in Adelaide o Melbourne, sopratutto i parcheggi!!!

Arriviamo davanti al banca Commonwealth in pieno centro e vediamo gia’ il palco ed un gruppo di ragazzi che distribuiscono parrucche azzurre (ma il colore azzurro non e’ dell’Italia?) e palloncini per festeggiare gli atleti. Il tutto sponsorizzato da Fitness First.

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C’e’ anche un canguro…non resisto e faccio la foto con lui.
20120903-231032.jpgA parte uno spettacolo un po’  kitsch all’inizio con ballerini improvvisati sul palco, quando arrivano gli atleti lo scenario cambia. 20120903-231043.jpg

L’entrata verso il parco era proprio al nostro lato ed infatti all’imporvviso ci vediamo sbucare ad 1 metro da noi in fila indiana e divisi per competizione sportiva (atletica, canoa, etc) gli atleti con le loro medaglie vinte al collo. Bellissimo che danno questa possibilita’ alla gente di avvicinarsi, stringere la mano o farsi la foto con loro. Da noi questo non me lo immaginerei. Ovviamente ho evitato di farlo ma mi sono goduto il momento. Poi sul palco tanti applausi, musica…ed alle prossime olimpiadi.

Passeggiando per le strade si incontrano poi una serie di sculture di metallo curiose, dai canguri davanti alla Residenza del governatore della citta’, alle punte di una penna stilografica, ad un uomo con l’intento di fare delle acrobazie…mah.

Passiamo davanti al municipio, in pieno centro, e dalla targa mostrata fuori scopro che questa citta’ e’ stata fondata nel 1829. Avevo pero’ letto che la maggior parte delle case e’ stata costruita dai galeotti portati qui dall’Inghilterra (come quasi tutte le citta’ australiane), incluso il municipio. Quindi il campidoglio e’ stato costruito da dei carcerati!! Incredibile.

Ancora oggi vediamo tantissime opere edili e civili in costruzione, sembra veramente che stiano dando un nuovo look alla citta’.

Durante i nostri 2gg qui riusciamo a goderci una mattinata intera al vicino Kings Park, proprio al lato del CBD e con una vista meravigliosa dello Swan River.


Da qui si vede benissimo anche l’antico birrificio sorto sulla riva del fiume.
Il parco e’ uno dei piu’ grandi al mondo (piu’ grande del parco di New York) ed ospita al suo interno un giardino botanico ed il memoriale dei caduti in guerra australiani. Molto bello.
Incrociamo verso la via di ritorno al parcheggio il mitico albero Boab, tipico in Africa ed in Australia.
Qui scopro che nel Luglio del 2008 hanno spostato qui un certo numero di Boab dal nord dello stato, nella regione Kimberley, per fare spazio alla costruzione di un nuovo ponte sulla Great Northern Hwy. Questi alberi, vecchi fino a 750 anni, si sono fatti in 6 giorni 3200km e durante il trasporto sono stati anche feriti lasciando evidenti traccie sul tronco. Ma e’ normale cio’??

Continuando il girovagare arriviamo a nord della citta’, vicino al quartiere Northbridge, zona dei locali e della vita notturna. Oltre all’Art Gallery ed alla libreria statale, qui si trova il Western Australia museo.
A parte la fantastica cosa di avere l’ingresso gratuito (ma donazioni volontarie sono ben viste), qui si puo’ avere una ottima sensazione di quello che e’ la storia di questo paese, dalle sue origini ai giorni d’oggi (incluso il trattamento riservato agli aborigeni tipo apartheid), dal punto di vista della popolazione ma anche della flora e fauna. Sono anche mostrate le tracce di meteoriti caduti qui!!
Infine, finalmente scopro il significato della bandiera aborigena, ovvero una striscia nera e rossa orizzontali con una sfera gialla all’interno: il rosso simboleggia la terra di questa zona, il giallo rappresenta il sole fotne di vita, il nero ricorda la popolazione aborigena.

Peccato non essere riusciti ad andare a visitare Fremantle, la cittadina di mare vicino a Perth, ma il tempo era proprio poco…next time!

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Arrivo nel Western Australia: Wave Rock

26 Agosto 2012

Lasciamo la Eyre Hwy, ovvero il Nullarbor, nella cittadina di Norseman e ci dirigiamo verso la capitale del Western Australia: Perth.

Per raggiungerla pero’ occorrono altre 2 giornate di auto e lungo la strada ci eravamo segnati una cosa molto interessante da vedere: la formazione rocciosa chiamata Wave Rock.

Da Norseman quindi prendiamo la Esperance Hwy e poi la Coast Hwy, per poi tirare verso nord su strade secondarie.

Il viaggio verso Wave Rock ci porta a scoprire un lato di questo stato che ignoravo: distese incredibili di prateria e di fiori. Questa zona infatti e’ la superconosciuta Wheatbelt…, che durante il periodo primaverile (Agosto-Novembre) regala fiori profumatissimi e coloratissimi.
E da queste perti la primavera e’ appena iniziata, al contrario di Adelaide e Melbourne dove la stagione dei fiori sara’ a fine Settembre.
Come si nota quindi la differenza tra uno stato e l’altro, non solo in termini di fuso orario (tra Pert ed Adelaide c’e’ 1,5h e con Melbourne o Sydney 2h) ma anche di temperatura e di microclima.
Addirittura la politica della raccolta differenziata e’ diversa: in SA le bottiglie di plastica le recuperano pagandoti 10c/bottiglia, negli altri stati no. (e parlando con gli abitanti degli stati fuori dal SA con loro grande disapprovazione…ci credo)

Tra l’altro mano a mano che ci dirigiamo a nord, passeremo gia’ all’estate…e questo rimanendo all’interno dello stesso stato del Western Australia!!!

Continuiamo il viaggio e cerchiamo di goderci il panorama che ci circonda, e cercando di evitare di investire gli uccelli impavidi che volano attraversando la strada con le auto che “sfrecciano” a 110km/h (questo e’ il limite di velocita’ massima in autostrada in Australia).

Arriviamo la sera tardi e ci accampiamo nel grazioso camping Wave Rock Caravan Park all’interno del parco.
Ogni volta mi sembra di vivere un po’ la sensazione che dovevano avere i cowboy nel farwest.E’ importante arrivare ed accamparsi con ancora la luce per poter organizzare al meglio la cena, ambientarsi sul luogo (dove sono quei maledetti bagni?? ), parlare con le persone e scambiarsi idee…
Anche qui funziona che se si arriva oltre l’orario di apertura della reception, la mattina seguente si paga…incredibile come ci si fida delle persone!

Il camping e’ in una situazione strategica davvero a 100mt dalle formazioni rocciose del Wave Rock, e nel prezzo ti includono il pass di ingresso al parco che bisognerebbe altrimenti acquistare ed un buono di benzina al benzinaio di Hyden, il villaggio accanto…benedetti!!

Il Wave Rock prende banalmente il suo nome dalla forma che ha assunto la pietra di granito nel tempo, a causa del vento e della pioggia; i colori che si vedon sulla roccia derivano dal calcio lasciato dalle pioggie durante il perido invernale.

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In realta’ ne esistono diverse di forme strane qui simili ad una onda, ma la piu’ famosa e riconoscibile e’ senz’altro questa che si trova a pochi metri dal parcheggio.

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Hanno anche messo una tavola da surf !!20120903-230305.jpg

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E’ anche possibile camminare in cima alla roccia e godersi il panorama di enormi distese di fiori ed alberi del Wheatbelt che avevamo visto il giorno prima passandoci in auto.

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Il percorso prevede anche una fermatina davanti a quella che viene chiamata “hippo yawn”, ovvero lo sbadiglio dell’ippopotamo, come si deduce dalla forma.

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Lasciamo soddisfatti Wave Rock e puntiamo verso Perth, non prima di aver fatto ad Hyden il pieno di benzina (l’esperienza del Nullarbor insegna) ed usare il nostro buono preso al camping.
Alla cassa del benzinaio mi accoglie una ragazza con un accento inglese che maschera pero’ quello tedesco…e come si dice a Roma, la “sgamo” subito.
Anche lei e’ qui con un working holiday come la ragazza tedesca incontrata nella Roadhouse lungo il Nullarbor, ed anche lei quindi a lavorare “in the middle of nowhere”. Pero’ fino ad adesso e’ la terza ragazza tedesca che incontro e che fa questa esperienza lavorativa con il visto australiano, niente ragazzi o persone di altre nazioni…GRANDI!!

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