05 Agosto 2012
Di ritorno dalla Tasmania, riprendiamo possesso del nostro autocaravan anni 70 hippy per iniziare un nuovo viaggio: percorrere la Great Ocean Road.
Obiettivo arrivare per il 15 Agosto a Kangaroo Island dove abbiamo gia’ prenotato il nostro campeggio.
La Great Ocean Road (chiamata anche GOR) e’ una strada (nelle cartine stradali si chiamerebbe B100)
che costeggia letteralmente l’oceano sulla costa sud-ovest dello stato di Victoria ed offre lungo il percorso moltissimi punti dove fermarsi ad ammirare il panorama (“lookout”), sempre puiliti, con bagni e con informazioni sulla flora/fauna della zona.
Terminata di essere costruita nel 1932, e’ stata pensata per commemorare i caduti australiani della Prima Guerra Mondiale. Un po’ come il nostro Milite Ignoto.
Oltre a scogliere mozzafiato e attrazioni naturali lungo il percorso (foreste, cascate, animali selvaggi), sicuramente quello che richiama di piu’ l’attenzione sono i faraglioni chiamati 12 Apostoli davanti la cittadina di Princetown.
Ufficialmente la strada inizia a Geelong e finisce a Warrnambool, ma molti tendono a farla iniziare dalla cittadina di Torquay, famosa per essere il sito preferito dai surfisti di questo stato.
Di fatto noi atterrati alle 18 (quindi tardi e buoio per il periodo dell’anno) decidiamo di guidare fino al vicino Geelong (solo ad 1h di auto da Melbourne..quindi vicino per gli standard australiani) e di passare in nel campeggio Barwoncaravanpark la nostra prima notte nel caravan.
Il posto e’ superattrezzato, con bagni e lavanderia a portata di mano, allaccio energia ed acqua in ogni singola piazzola, persone supergentili ed ospitali.
Strana e bella allo stesso tempo la sensazione di essersi portati letteralmente dietro con se una casa, ovvero guidare un mezzo che porta dietro tutto quello che e’ necessario per mangiare, dormire, rilassarsi, vivere.
Una esperienza completamente diversa rispetto al backpacking fatto fino ad ora. Considerando poi che mediamente una piazzola con allaccio energetico in questa stagione costa 27dollari australiani, e’ un bel risparmio rispetto alla soluzione nolo auto+ostello.
Bello anche usare oggetti comprati in luoghi diversi mano a mano che abbiamo viaggiato:
Mollette delle Victoria Falls
Scaldino della Tasmania
Adattatori della Ocean road
Maglioni di Cape Town
Etc
La fermata al Barwoncaravanpark e’ stata fondamentale per poter fare la lavatrice (dopo la selvaggia Tasmania eravamo al limite..), fare la spesa…e finalmente scrivere ed aggironare sul blog con una connessione internet!!
Nel supermercato Coles, molto diffuso in Australia assieme alla catena Woolworth, troviamo del cibo curioso:
Spaghetti al sugo in lattina da servire su un toast, oppure sugo confezionato in yogurt…poveri noi.
In generale, tutti i campeggi incontrati offrono grandi standard di servizio ad un costo ragionevole, oltre a persone sempre molto gentili.
La strada e’ molto ben tenuta e le indicazioni stradali sono a prova di pollo, ovvero sono talmente semplici ed intuitive che non ti puoi sbagliare, anche se non parli una parola di inglese.
Con l’aiuto infine della applicazione ipad “Wikicamps”, decidiamo mano a mano dove andare a dormire.