Sud Africa

Tsitsikamma National Park

27 Luglio 2012

Ed eccoci all’ultima tappa prima di partire per Johannesburg.

Il Tsitsikamma National Park e’ enorme ed offre tantissimi percorsi da fre a piedi, dalla spiaggia fino al suo entroterra.

Per mancanza di tempo non saimo riusciti a fare alcun hiking ma ci siamo goduti la vista dal lungo mare..ed abbiamo fatto un bellissimo incontro con un daino che tranquillamente passeggiava tra le case delle persone che vivono nel parco, case tra l’altro bellissime.

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Knysna e l’Elephant National Park

26 Luglio 2012

Knysna e’ una cittadina che si trova lungo la Garden Route ed offre una bellissima laguna ed e’ conosciuta per le sue ottime ostriche.

Abbiamo soggiornato presso il Knysnabackpackers.
Ostello carino in stile vittoriano con un bellissimo balcone che da alla laguna..perfetta la mattina per fare colazione.

Peccato che la mattina seguente abbiamo avuto la “bella” sorpresa di vedere rubata la benzina dal nostro serbatoio!!!
Qualcuno infatti ha fatto un buco nel tubo del serbatoio sotto l’auto fregandosi la benzina!
Fortuna nella sfortuna: ce ne siamo accorti la mattina (quindi di giorno), in una cittadina popolata…e con un centro Avis dove avevamo noleggiato l’auto.
A parte la rabbia ed il danno econimico…e’ andata bene.

Da Knysna si raggiunge in pochi minuti l’Elephant National Park, dove sono ospitati gli ultimi esemplari di una specie africana.


Qui qualche giorno fa Nelson Mandela e’ venuto a festeggiare il suo 94esimo compleanno.

Bellissima la oppurtunita’ di dare da mangiare e toccare da vicino a questi bellissimi animali, con una proboscite enorme con una aspirazione incredibile!
Pensare che possono vivere fino all’eta’ di 80 anni…come un essere umano.

 

 

Infine, non dimenticatedi andare a mangiare al porto di Knysna.

Durante la cena lo staff del ristorante ha improvvisato uno spettacolo gospel

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Cape L’Agulhas: incontro tra oceano indiano ed atlantico

25 Luglio 2012

Il viaggio verso P.E. ci porta a dormire la sera in un ostello vicino a Cape L’Agulhas, il cape agulhas backpackers nel villaggio di Strasbaai.
Da fuori non gli degneresti considerazione, ma una volta entrati sembra entrare in un altro mondo.

Zona relax con camino sempre acceso, due simpaticissimi cani coccolini, una piscina all’aperto e delle camere dormitorio coloratissime.

Hanno anche un pappagallo che parla afrikan!!

Il giorno seguente finalmente ci dirigiamo verso il capo.
E’ considerato il “tip of Africa” oppure il ” Southernest point of Africa”.
E’ infatti la punta o parte piu’ a sud di questo enorme continente.
Oltre al faro, dove si puo’ salire fino in cima, l’intera cittadina sviluppata sul lungo mare e’ bellissima con delle case ( alcune in vendita per chi fosse interessato) mozzafiato vista mare.


Proseguendo dal faro lungo la costa, si arriva al punto dove ufficialmente si incontrano i due oceani: il caldo indiano con il freddo atlantico.

C’e’ una silenzio intorno rotto solo dal rumore del mare.

Da qui, si possono infine raggiungere dopo 2 ore di auto le cave marine di Arniston, visitabili unicamente durante la bassa marea (informarsi dunque degli orari!!).
Uno spettacolo della natura con roccie piene di cozze naturali!

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Garden Route

Trascorsi i nostri giorni a Cape Town e visitato il Parco di buona speranza, il piano e’ dirigersi a Port Elizabeth per prendere un aereo verso Joburg.
Con l’auto percorriamo dunque tutta l’autostrada N2, che da Mossel Bay fino a Petterson bay viene chiamata la “Garden Route”.
Lungo il percorso ci fermiamo in punti strategici per visitare posti favolosi lungo la costa come:
– Hermanus (zona di whake watching)
– Cape L’Agulhas e le cave marine di Arniston
– Knysna ed il parco degli elefanti
– il ponte dove si fa il bungee jumping piu’ alto nel mondo

Le autostrade in sud africa sono tutte gratuite e molto ben conservate.
Ua cosa che mi ha molto colpito sono i frequenti e massivi controlli della polizia lungo tutta la N2, come massiva e’ la presenza di autovelox mobili e fissi per controllare la velocita’ (80-100km/h).
Frequenti sono invece le scene di autostoppisti lungo la strada (alcuni attraversano l’autostrada correndo da una parte all’altra!).

Sinceramente la famosa Garden Route mi ha un po’ deluso. Non offre particolare bellezze da vedere percorrendola in auto. Molto piu’ interessanti sono i paesini della campagna…un vero tuffo nel passato, con miriade di mucche, pecore, struzzi….ed aquile di campagna.

 


Si scopre dunque che il Sud Africa e’ anche un paese molto verde e ricco di vegetazione.

Curiosita’:
Ad ogni distributore di benzina, indipendentemente dall’orario, oltre a mettere la benzina, i ragazzi puliscono tutti i vetri non solo quello anteriore…ma anche i finestrini laterali.
Questo si’ che si chiama servizio completo!

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Hermanus ed il whale watching

24 Luglio 2012

Il nostro viaggio da Cape Town verso Port Elizabeth, ha come prima tappa la cittadina di Hermanus.

Da qui infatti partono le principali imbarcazioni verso il largo per avvicinarsi alle balene, che nel periodo invernale fine Maggio-Settembre risalgono dal polo sud per procreare in acque piu’ miti.
I realta’ escursioni simili sono organizzate anche da altri punti sempre lungo la costa tra False Bay fino a Mossel bay, ma Hermanus e’ il punto principale con maggiore concentrazione di questi bellissimi mammiferi.

Dopo aver mangiato al porto, alle 15 puntuali salpiamo con altri pochi turisti (santa bassa stagione!!) per queste 2 ore di “safari”.

Dopo pochi minuti ecco le prime balene.
Ne incontreremo molte ed in gruppo, incuriosite come sono della nostra imbarcazione, tanto che alcune si avvicinano fino a quasi poterle toccare.

Sicuramente una esperienza unica e molto meglio di quella fatta in Australia, dove sempre nello stesso periodo di emigrazione (Luglio-Agosto) a Byron Bay abbiamo incontrato molte meno balene e dove la legislazione australiana non permette di avvicinarsi a meno di 200mt.

Qui invece permettono un avvicinamento fino a 50mt e con la possibilita’ di rimanere fermi con la barca se sono le balene che si avvicinano!!

Il risultato e’ che le vedi giocare e passare letteralmente sotto i tuoi piedi…anzi sotto la chiglia della barca.

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Cape point e Cape of good hope

21 Luglio 2012

Un must e’ la visita al parco naturale di buona speranza.

Esistono tre modi per visitarlo:
-in auto per fatti propri girando per tutto il parco sulle strade asfaltate e fermandosi nei punti di parcheggio
-in autobus con gruppi organizzati “mordi e fuggi”
-in auto ma facendo hiking per percorsi interni del parco

Ovviamente abbiamo fatto quest’ultimo, con una piccola variante: dormire nel parco all’altezza di Cape Point!
Consiglio infatti di dedicare 2 giorni al parco con incluso il pernottamento, il primo giorno per vedere il versante est di False bay ed il secondo per vedere il versante ovest dell’oceano atlantico.
Sul sito internet del parco e’ possibile prenotare online oppure chiamando.
Forse per il fatto che e’ stagione invernale non ho trovato alcuna difficolta’ a prenotare due giorni prima, ma e’ una esperienza assolutamente da fare!

La baita permette una vista dall’alto perfetta sia per il tramonto che per l’alba, si e’ completamente soli (il parco chiude alle 18 ma in caso di emergenza ti lasciano comunque un numero cui chiamare) ed il giorno seguente ti godi per primo la visita ai punti principali del parco senza ancora la massa dei turisti.

Durante la prima giornata abbiamo dunque fatto i nostri 10km di hiking per il parco lungo la costa est lato False bay, imbattendoci a piedi in posti meravigliosi,

sentendo i profumi del parco e facendo incontri con tutti gli animali del parco:
-Baboons (attenzione a non fargli vedere del cibo che diventano aggressivi per ottenerlo..cercano anche di entratre nelle auto!)


-struzzi selvatici


-springbok ( simbolo di questo paese)


– balene nella False bay ( in questo periodo dell’anno vengono qui a riprodursi per poi tornare a Settembre nell’Antartico)

La sera pernottamento nella baita completamente a nostra disposizione sebbene ci siano 8 posti letto!
Fornelli a gas, luce ed acqua calda dai pannelli solari…e silenzio assoluto intorno, con cielo stellato limpidissimi vista la completa lontananza da alcuna forma di luce artificale.

La mattina seguente, dopo aver goduto dell’alba

ci dedichiamo alla vista di Cape Point e piu’ ad est del Capo di buona speranza…senza fiato.


Dall’alto si possono anche vedere le navi petrolifere in attesa di scaricare il carico. Scopriamo inoltre che in queste acque sostano permanentemente una nave sud africana, una portaerei americana ed un sommergibile russo!!

Curiosita’:

Contrariamente a quanto si pensa, il punto ufficiale di incontro tra il caldo oceano indiano ed il freddo atlantico, non e’ qui bensi’ a Cape L’Agulhas, piu’ ad est.

Al termine della visita del parco, sulla strada di ritorno verso Cape Town ci si puo’ fermare a vedere un’altra curiosita’ del posto: una colonia protetta di pinguini africani a Boulders beach, gli unici in Africa.

Sulla strada di ritorno dal Capo di Buona Speranza verso Cape Town, una fermata in questa spiaggia e’ da fare se non si hanno mai visto i pinguini nani.

Avendo visto una simile colonia, molto piu’ numerosa tra l’altro, in Australia Philipp Island vicino Melbourne, questa non mi ha colpito particolarmente, ma la consiglierei per chi non li avesse mai visto cosi’ vicino.

Forse..il prezzo di ingresso un po’ caro per quello che offrono (25€ a persona).

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Wine tasting Sud Africa

20 Luglio 2012

A pochi chilometri da Cape Town si tovano le vigne storiche del Sud Africa.
Potevo io mancare di visitarle??

Le principali zone dove si produce vini sono:
-Stellenbosch
-Paarl
-Franschhoek
-Costantia

Da queste parti i wine tour o wine tasting sono un vero business, con molte societa’ turistiche che offrono un pacchetto di 4 degustazioni in altrettanto case vinicole.
Noi, muniti di auto a nolo, facciamo per conto nostro.

Su suggerimento di un ristoratore italiano ( di bracciano!) conosciuto la sera prima al Waterfront di Cape Town, ci dirigiamo verso Stellenbosch alla casa vinicola Spier fondata nel 1692.


Il posto e’ bellissimo, con parco adiacente per mangiare all’aperto, fontane…ed aquile!
Ed anche molto ben organizzato, con un “wine expert” dedicato che ti segue al tavolo durante la degustazione.
Il costo e’ di soli 9€ per 5 vini degustati.

Mi mette un po’ di tristezza pensare che in Italia non si sfrutta il grande potenziale che si ha con degustazioni organizzate, mentre invece qui con poco che hanno riescono a creare un bel business.

Il nostro wine expert ci fa provare il:
-creative block 2 (blend di due vitigni, principalmente sauvignon blanc)
-creative block 3 (blend di 3 con 84% shiraz)
-creative block 5
-21 Gables Pinotage
-Frans k. Smt ( blend di 5)…il loro cavallo di battaglia pluripremiato

Ci spiega come i vitigni usati siano sopratutto il cabernet sauvignon, merlot, shiraz, pinotage e che anche nelle altre zone si usano gli stessi.

Ha fatto tenerezza vedere con che premura e passione riescono ad organizzare e vendere delle bellissime degustazioni per dei vini che non meriterebbero la nomea venduta. Bello pero’ vedere come sian fieri dei loro vini ( specialmente il Frans k.Smt), il tutto degustatocon selezione di formaggi e prosciutto locali….anche se un prosciutto e’ stato chiamato PARMA ma che dell’Emilia ha solo il nome…ma sara’ legale?!?

Per la cronaca, dei vini provati l’unico secondo me interssante e’ il block 3, che presenta notevoli caratteristiche simili ai vini nostrani.

Curiosita’:
I vitigni maggiormante utilizzati (cabernet sauvignon, merlot, shiraz, pinotage) siano gli stessi in tutte le zone (Stellenbosch, Paarl, etc) e quindi non esistono apparentemente differenze di cru.
Efffettuano tagli con un numero elevatto di vitigni (addirittura 5!!) comportando un omogeneita’ dei sapori e perdita di una anima caratteristica di un vino.

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